mercoledì 8 novembre 2017

11 novembre festa dei cornuti

Io proprio non lo sapevo; me l'hanno detto, mi pareva perfino impossibile, e allora ho controllato. E' proprio così!L'11 novembre, non solo è la festa di san Martino, ma è anche la festa dei cornuti.....ed in molti paesi si fanno feste e sfilate per dare risalto alla tradizione. 







Voi lo sapevate che anche i cornuti hanno una festa a loro dedicata? Che poi, a pensarci bene, è anche giusto: c’è una festa degli innamorati, il 14 febbraio; il giorno successivo, il 15, c’è persino la festa dei single, San Faustino, dunque perché non si dovrebbero festeggiare anche i cornuti? In fondo fanno parte anche loro del complicato mondo dell’amore. Ebbene, se ne conoscete qualcuno potete fargli gli auguri oggi, 11 novembre, perché san Martino è protettore dei soldati e dei mendicanti, ma anche… dei cornuti. Proprio a questi ultimi, in molte località italiane, vengono organizzate vere e proprie feste dedicate a questa particolare celebrazione.




Il motivo per cui san Martino è associato a questa particolare categoria non è ancora ben chiaro, e le ipotesi in merito sono diverse: alcuni pensano che questa ricorrenza sia da far risalire alle tante fiere di bestiame dotato di corna, che anticamente si svolgevano proprio in questo periodo; secondo un’altra ipotesi, le origini della ricorrenza sono da attribuire ai 12 giorni di sfrenate feste pagane che si svolgevano sempre in questo periodo dell’anno, durante le quali gli adulteri erano considerati quasi la normalità. Un’altra leggenda, che sembra in verità alquanto fantasiosa, narra di San Martino che portava sulle spalle la sorella per evitare che i suoi vogliosi concittadini abusassero di lei, ma era tutto inutile dato che lei stessa riusciva sempre a sfuggire al fratello.
 Altri ancora pensano che derivi dallo stesso giorno, l'11 Novembre, 11/11, che ricorda il segno delle corna fatto con le mani.



L’ipotesi che resta la più affascinante è quella che vede le origini di questa festa già nell’antica Roma. Nella “Roma sparita” di Luigi Zanazzo, infatti, si racconta di una vera e propria crudeltà che si svolgeva la notte prima dell’11 novembre, quando davanti alle case di chi era giudicato “cornuto contento”, ovvero che sapeva di esserlo, ma lo accettava passivamente, venivano depositati fiori, nastri, corna, infiorate di mortadella e persino dei sonetti, poesie in rima che si burlavano dei poveri malcapitati. Questi simboli, in genere, venivano donati con crudeltà da un amico, che proprio tanto amico non era, e che non svelava la propria identità alla persona di cui si prendeva gioco. Il povero cornuto di turno diventava quindi lo zimbello di tutta Roma, ma nel caso in cui scopriva chi gli aveva tirato il brutto scherzo capitava che, nella peggiore e più diffusa delle ipotesi, la burla diventasse letale, soprattutto per chi l’aveva ordita.

Quindi in molti paesi questo è un evento da festeggiare! Per esempio a Roccagorga, Latina, , l’11 novembre ha luogo una sfilata dei “cornuti”, accompagnati dalla banda musicale.
Segue distribuzione di zuppa “rappacornuti” e l’elezione del “cornuto” dell’anno.
Una curiosità: la zuppa “calma cornuti” è così chiamata perché, una volta preparata, si mantiene calda per ore; ciò permetteva alle donne di avere tempo libero da dedicare ad altro!

Ricetta in internet



 Questa tradizione è molto antica e potrebbe derivare dalla leggenda, presente nella mitologia latino – romana più arcaica, degli amori adulterini di Marte (di cui Martino è il diminutivo) Dio della guerra, e Venere, Dea dell’amore, che sorpresi da Vulcano, Dio del fuoco e marito della Dea della bellezza, furono da lui stesso rinchiusi in una rete di ferro per mostrarli agli Dei e averli quindi testimoni del torto subito.
Ma gli Dei dell’Olimpo lo sbeffeggiarono e lo derisero, così la delusione di Vulcano fu ancora più atroce; forse proprio in quella vicenda va collocata l’origine di “un detto” che dura da secoli: “cornuto e mazziato”.





Ma perchè quando una persona viene tradita, si dice che ha le corna?
Il motivo l'ho trovato qui:https://laferdeko.wordpress.com/2013/09/04/perche-una-persona-tradita-la-si-chiama-cornuta/

Nel linguaggio comune, spesso fra le offese si annovera l’espressione “cornuto“. Con tale aggettivo, vogliamo sottintendere che la persona offesa sia tradita dal proprio partner. Ma ci siamo mai chiesti perchè lo diciamo?
Perchè “avere le corna” dovrebbe significare adulterio subìto?

Come spesso accade, le nostre espressioni traggono origine dal passato ed in questo caso dalla mitologia.
Per la precisione siamo a Creta!
Credo che tutti voi almeno una volta abbiate sentito parlare del Re Minosse, o anche solo sentito nominare.


Minosse


Costui era sposato con la regina Pasifae , la quale oltre a chiamarsi con un nome cacofonico sembrava non voler saperne di concedere rapporti sessuali al povero Re.
Afrodite, dea dell’amore, decise così di punirla, rendendola praticamente una ninfomane.
Tuttavia , nel frattempo, Minosse aveva scacciato la moglie poichè preoccupato di perdere la propria reggenza, confinandola in un’isola sperduta di Creta.
La poveretta, preda delle voglie sessuali incontrollabili, si innamorò niente di meno che di un Toro, chiedendo a Dedalo (grande architetto di allora) di costruire per lei una struttura a forma di mucca.

Il danno ormai era fatto. Dalla loro unione, nacque il famoso Minotauro!

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Da lì, gli abitanti dell’isola iniziarono a salutare il povero Re Minosse con il gesto delle corna, ricordandogli che era stato tradito persino con un toro.
Adesso per lo meno, quando dal pugno alzeremo l’indice e il mignolo contemporaneamente, sapremo a cosa ci riferiremo.





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